« Nel giorno più splendente,
nella notte più profonda nessun malvagio sfugga alla mia ronda
colui che nel male si perde si guardi dal mio potere, la luce di Lanterna Verde! »
colui che nel male si perde si guardi dal mio potere, la luce di Lanterna Verde! »
Alan Scott è un ingegnere
ferroviario, uno di quelli che progettano i percorsi delle rotaie e le
strutture che dovranno sopportarne il peso. Un giorno, durante il collasso di
un ponte, entra in possesso di uno strano oggetto, che emana luce ed energia. Catatonico
incastona una parte di questa pietra luminescente in un anello che porterà
sempre con se e la parte restante la chiuderà in una lanterna magica che
utilizzerà per ricaricare l’anello, e alla quale reciterà la “filastrocca” ad
inizio pagina.
I poteri dell’ anello permetteranno
ad Alan di compiere svariate azioni, quali volare (e chi non vorrebbe farlo?), materializzare
cose col pensiero (immaginiamo cosa succederebbe se l’anello finisse nelle mani
sbagliate, come ben professa il caro Tolkien..), muoversi a suo piacere
attraverso la materia e diverse dimensioni, rendere inermi i nemici grazie ad
una momentanea paresi o cecità, o perché no, fare lavoretti in casa (sai la
comodità quando non hai il trapano a colonna o devi buttare giù una parete?).
Analizzando le molteplici possibilità concesse
dall’ anello, si potrebbe pensare che Lanterna verde sia imbattibile, e
fortunatamente non è così, infatti il potere dell’ anello nulla può contro i
materiali che crescono verdi, come le piante, e che contengono legno. Si
sprecano ovviamente gli incredibili stratagemmi che riescono a creare i nemici
di Alan Scott per ovviare al suo potere!
Ma la nascita di un nuovo supereroe
deve seguire degli step imprescindibili, quindi, prima di qualsiasi altra puntualizzazione
non trascuriamo il fondamentale confezionamento della tutina: il nostro Alan
dimostra di non avere un gran buon gusto, visto che decide in codesto modo di
abbigliarsi: ampio mantello di colore viola, maschera in tinta, maglia di
colore rosso con un cerchio giallo sul petto che racchiude il simbolo della
lanterna, ovviamente di colore verde, pantaloni, anch’essi verdi e gli
immancabili stivali,rossi, in tinta con la maglia. Fortunatamente gli autori,
dopo un considerevole periodo in cui tralasciarono il personaggio a prender
polvere sugli scaffali, lo riesumarono e lo ammodernarono :
l’insulso sacco
informe, in linea con lo stile anni 40 con cui si presentava davanti a Gotham City,
eh già, il primo eroe della città non fu Batman, che anzi da bambino decise il
suo destino facendosi affascinare da Lanterna verde ed espresse il desiderio di
essere anch’esso un supereroe, ma un nuovo e più sobrio costume, anzi una tuta
aderente, nera e verde con polsini a fascia e stivali a guanto e via quell’
obsoleto mantello che è anche tanto pericoloso perché fornisce malaugurati appigli
ai nemici durante le colluttazioni!
Passato il periodo di mandato di
Alan, il potere della lanterna non muore ma passa ad altri fortunati esseri, umani
e non (si consideri che sono stati lanterne verdi: una cavalletta, una pianta, Duffy Duck, un virus del vaiolo senziente (
ommioddio!!), uno zingaro spaziale che viaggia per la galassia su caravan
spaziale, una testa gigante, una formula matematica, una creatura gassosa e uno
zombie umanoide, per citarne alcuni), infatti a differenza degli altri
supereroi, Lanterna Verde non è unico, ma è un’ onorificenza che viene
tramandata tra esseri eletti a salvaguardia dell’ universo dal popolo del
pianeta Oa, situato geograficamente al centro della galassia.
Al momento del
trapasso o come nel caso di papa Ratzinger, di addio dalle scene, l’ anello
sonda i pianeti circostanti alla ricerca di una nuova meritevole figura che
possa ricoprire l’ importante ruolo di sbirro interstellare onorando la
promessa solenne che da tempo immemore mantiene la sicurezza nella galassia, quindi
state in campana gente, la prossima lanterna verde potreste essere voi!!